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Kiev, la capitale dell'Ucraina, è una città ricca di storia, cultura e bellezze architettoniche. Tuttavia, a causa della situazione di guerra, non ci è dato sapere in che condizioni sono le varie attrattive turistiche . Ecco una panoramica di cosa vedere a Kiev, tenendo conto delle circostanze attuali:
Il Monastero delle Grotte di Kiev, noto anche come Kiev Pechersk Lavra, è uno dei più antichi e significativi monasteri dell'Ucraina e dell'intera ortodossia orientale. Fondato nel XI secolo dai monaci Antonio e Teodosio, questo complesso monastico non è solo un luogo di preghiera e ritiro spirituale, ma anche un importante centro culturale e storico.
Il Monastero delle Grotte fu fondato nel 1051 da Sant'Antonio di Kiev, un monaco che aveva trascorso del tempo sul Monte Athos in Grecia. Tornato a Kiev, Antonio cercava un luogo di ritiro e preghiera e trovò nelle grotte naturali delle colline di Kiev il posto ideale. Presto altri monaci si unirono a lui, e le grotte divennero un luogo di comunità monastica. Il monaco Teodosio, successore di Antonio, giocò un ruolo cruciale nello sviluppo del monastero. Sotto la sua guida, la comunità monastica si espanse e vennero costruiti i primi edifici in superficie. Teodosio introdusse inoltre la Regola di San Teodoro Studita, che organizzava la vita monastica secondo norme precise e austere.
Le grotte del monastero sono note per essere state utilizzate come luogo di sepoltura per gli asceti. Le condizioni particolari di temperatura e umidità delle grotte hanno permesso la mummificazione naturale dei corpi, creando un luogo sacro e misterioso. Queste mummie sono tuttora visibili.
Una delle strutture più importanti del complesso è la Cattedrale della Dormizione. Originariamente costruita nel 1073-1078, fu distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e successivamente ricostruita. La cattedrale è un esempio maestoso di architettura ortodossa con i suoi cupoloni dorati e gli affreschi interni.
Il complesso monastico ospita numerose altre chiese, tra cui la Chiesa della Trinità, situata sopra l'ingresso principale del monastero. Questa chiesa è famosa per i suoi affreschi e la vista panoramica sulla città di Kiev. Altre chiese degne di nota includono la Chiesa del Salvatore e la Chiesa di Tutti i Santi.
Il Monastero delle Grotte non è solo un luogo di preghiera, ma ha anche svolto un ruolo centrale nella diffusione della cultura e della conoscenza. Durante il Medioevo, il monastero era un rinomato centro di apprendimento, con una scuola di specializzazione per medici, architetti e artisti. Qui venivano copiati e preservati manoscritti, contribuendo alla diffusione della letteratura e delle scienze nell'Europa orientale.
Oggi, il Monastero delle Grotte ospita diversi musei che conservano artefatti storici e religiosi. Tra questi, il Museo delle Miniature, che espone una collezione unica di opere d'arte in miniatura, e il Museo della Storia del Monastero, che offre una panoramica dettagliata sulla lunga e affascinante storia del complesso.
Il Monastero delle Grotte è un'importante meta di pellegrinaggio per i fedeli ortodossi. Tuttavia, è anche una popolare attrazione turistica per chiunque sia interessato alla storia, all'architettura e alla spiritualità. I visitatori possono esplorare le grotte, ammirare le chiese e i musei, e partecipare alle funzioni religiose.
Il Monastero delle Grotte si trova sulla riva destra del fiume Dnepr, nella parte meridionale di Kiev. È facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici o in taxi. Una volta arrivati, si consiglia di dedicare almeno mezza giornata alla visita del complesso per poter apprezzare appieno tutte le sue meraviglie.
La Cattedrale di Santa Sofia, costruita nel 1037 per volontà di Yaroslav il Saggio, è uno degli esempi più preziosi dell'architettura russa del XI secolo. Questa cattedrale non solo era un centro religioso, ma anche il cuore politico e culturale della Rus’ di Kiev. Le cerimonie di insediamento dei principi, i consigli di Stato, le assemblee popolari e le accoglienze diplomatiche si tenevano tutte in questo magnifico edificio.
Originariamente ispirata alla Basilica di Santa Sofia di Costantinopoli, la cattedrale era una delle più grandi del suo tempo, con 30 cupole, una pianta a croce e cinque navate. Durante i restauri del XVII e XVIII secolo, l’aspetto della cattedrale è stato profondamente modificato: le cupole sono state ridotte a 19, le gallerie esterne sono state ampliate con un secondo piano, e la facciata occidentale è stata ricostruita in stile barocco. Al suo interno, la cattedrale conserva ancora 6.000 affreschi originali e preziose iscrizioni medievali. La Cattedrale di Santa Sofia è stata riconosciuta come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO e continua ad essere uno dei principali luoghi di interesse turistico a Kiev. La sua grandiosità architettonica, combinata con la ricchezza dei suoi interni, la rende un simbolo duraturo della storia e della cultura ucraina. Oltre alla sua funzione religiosa, la Cattedrale di Santa Sofia ha svolto un ruolo cruciale come centro di potere. Le incoronazioni dei principi di Kiev, gli incontri politici e le assemblee popolari si svolgevano qui, rendendo la cattedrale non solo un luogo di culto ma anche un centro nevralgico per le decisioni politiche e sociali. Questo l'ha resa un simbolo potente dell'unità e dell'autorità della Rus’ di Kiev.
Nel cuore di Kiev, la capitale ucraina, si trova l'Ulica Khreshchatyk, una delle strade più frequentate della città. Con una lunghezza di 1,5 km, questa via centrale è molto più di una semplice strada: è un vero e proprio simbolo della storia, della cultura e della vita quotidiana di Kiev. Acquisì importanza all'inizio dell'Ottocento, quando fu impreziosita da palazzi nobiliari e divenne il fulcro commerciale della città. Khreshchatyk è la via principale di Kiev, ideale per una passeggiata che offre uno spaccato dell'architettura sovietica e moderna. Durante i fine settimana e le festività, la strada è spesso chiusa al traffico e si trasforma in una zona pedonale, ovviamente questo avveniva prima della guerra.
Camminando lungo Khreshchatyk, si possono ammirare alcuni dei più importanti edifici storici e culturali di Kiev:
Teatro Accademico di Prosa Lesja Ukrainka: Questo teatro è un'istituzione culturale di grande rilievo, dedicata a Lesja Ukrainka, una delle più grandi poetesse ucraine.
Museo Taras Ševčenko: Dedicato al celebre poeta e artista ucraino Taras Ševčenko, questo museo è un omaggio alla vita e all'opera di una delle figure più influenti della cultura ucraina. Le sue opere pittoriche e letterarie sono esposte nelle sale del museo, offrendo un'immersione nella sua eredità culturale.
Piazza dell'Indipendenza, conosciuta in ucraino come Majdan Nezaležnosti, è indubbiamente il luogo di ritrovo più popolare e significativo di Kiev. Questo spazio pubblico non è solo un punto di convergenza urbana ma anche un simbolo di libertà e resistenza per gli ucraini. Situata lungo l'Ulica Khreshchatyk, l'ampia via principale della città La fama internazionale della piazza è esplosa alla fine del 2004, quando divenne il centro nevralgico della Rivoluzione Arancione dell'Ucraina. Durante questo periodo cruciale, migliaia di manifestanti si radunarono nella piazza per protestare contro la corruzione e le manipolazioni elettorali, chiedendo democrazia e giustizia. Majdan Nezaležnosti si trasformò in una città di tende improvvisate, dove le persone vivevano, discutevano e pianificavano il futuro del paese. Le immagini di quella rivolta pacifica, trasmesse in tutto il mondo, hanno reso la piazza un simbolo di cambiamento.
Il Museo della Grande Guerra Patriottica di Kiev, inaugurato nel 1981, è un importante tributo ai difensori della città durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo museo, offre una visione a tratti macabra della guerra. È un luogo che commuove profondamente e che offre una comprensione più completa delle sofferenze subite dall'Ucraina durante l'avanzata delle truppe naziste verso Mosca. Il museo ospita numerose sale espositive che raccontano la storia della guerra con un approccio diretto e realistico. Tra le mostre più sconvolgenti, la Sala n. 6 presenta un paio di guanti fatti di pelle umana, un oggetto che colpisce profondamente i visitatori per la sua brutalità. Questa esposizione, insieme ad altre, rende chiaro quanto l'Ucraina abbia sofferto durante il conflitto, un aspetto spesso trascurato dalla narrazione occidentale della Seconda Guerra Mondiale. Oltre al museo, l'area circostante, dominata dalla monumentale statua di Rodina Mat (Madre Patria), è ricca di reperti storici e monumenti che commemorano l'era comunista e la Seconda Guerra Mondiale. Tra questi, la fiamma eterna in memoria delle vittime del conflitto è un punto di riferimento emotivo, un simbolo perenne del ricordo e del rispetto per coloro che hanno perso la vita.
Andriyivsky Uzviz, noto anche come Discesa di Sant'Andrea, è una delle strade più affascinanti e storicamente rilevanti di Kiev. La via conserva un fascino unico, intriso di storia e cultura. Questa salita tortuosa collegava storicamente l'altura del centro amministrativo, noto come Città Alta, a Podil, un quartiere commerciale e artigianale. Oggi Andriyivsky Uzviz è frequentato da venditori di artigianato ucraino, cimeli sovietici e curiosi oggetti di ogni tipo (Questo prima della guerra). Andriyivsky Uzviz conserva un'atmosfera particolare grazie alle sue case pittoresche. Ogni angolo della strada racconta una storia, e l'architettura storica delle abitazioni contribuisce a creare un'ambientazione affascinante. La strada prende il nome da Sant'Andrea, il primo predicatore cristiano di Kiev. Secondo la leggenda, Sant'Andrea scalò la collina in questo punto, piantò una croce sulla sommità e tornò indietro attraverso questo sentiero. Uno degli edifici più maestosi lungo Andriyivsky Uzviz è la Chiesa di Sant'Andrea, un magnifico esempio di architettura barocca. Costruita nel 1754 dall'architetto italiano Bartolomeo Rastrelli, che progettò anche il Palazzo d'Inverno a San Pietroburgo, la chiesa è una splendida interpretazione della tradizionale chiesa ucraina a cinque cupole a forma di croce. Il suo colore blu brillante e le decorazioni la rendono un punto di riferimento iconico e visibile da diverse parti della città.
La Porta d'Oro di Kiev, costruita nel XI secolo, rappresenta uno dei monumenti più importanti della capitale ucraina. Questa struttura era un imponente ingresso alla città e una testimonianza dell'architettura e della storia medievale di Kiev. Radicalmente ristrutturata nel 1982, la Porta d'Oro oggi non è solo un monumento storico, ma anche un museo che offre uno sguardo approfondito sulla sua duplice funzione di chiesa e fortezza.
La Porta d'Oro fu costruita tra il 1017 e il 1024, durante il regno di Yaroslav il Saggio, uno dei sovrani più influenti della Rus' di Kiev. Il nome "Porta d'Oro" richiama la famosa porta di Costantinopoli e riflette il desiderio di Kiev di essere vista come una città importante e potente dell'epoca. La porta fungeva da ingresso principale alla città, simbolo di potere e prestigio, oltre a fornire una difesa contro gli attacchi nemici.
Nel corso dei secoli, la Porta d'Oro subì numerosi danni a causa delle guerre e del tempo. Nel 1982, in occasione del 1500º anniversario della città di Kiev, la Porta d'Oro fu radicalmente ristrutturata. L'opera di restauro non solo consolidò la struttura originale, ma aggiunse anche elementi architettonici che richiamano l'aspetto originario della porta. La Chiesa dell'Assunzione fu ricostruita sopra l'arco. La Porta d'Oro è un esempio impressionante di architettura militare medievale. L'arco massiccio e le mura fortificate erano progettati per resistere agli attacchi nemici. Le mura, spesse e solide, erano costruite con pietra e mattoni, offrendo una robusta difesa contro le invasioni. La posizione strategica della porta permetteva di controllare l'accesso alla città e di avvistare eventuali aggressori da lontano. Sopra l'arco principale si trova la Chiesa dell'Assunzione, costruita come parte della ristrutturazione del 1982. Oggi, la Porta d'Oro ospita un'esposizione dedicata alla sua storia e alla sua importanza nella difesa di Kiev. Il museo all'interno della porta offre ai visitatori una panoramica dettagliata delle tecniche di costruzione medievali, della vita quotidiana durante il periodo della Rus' di Kiev e delle varie fasi di restauro della struttura. Modelli, reperti e pannelli informativi aiutano a comprendere meglio la duplice funzione della Porta d'Oro come chiesa e fortezza.
Il Monastero Vydubycky, è un luogo di quiete e riflessione che offre un rifugio dalla frenesia della città e dalle folle turistiche della Lavra. Considerato uno dei monasteri più antichi di Kiev, Vydubycky ha attraversato secoli di catastrofi e anni di incuria sovietica. Oggi, questo luogo ospita una piccola comunità di monaci che ha scelto un contesto perfetto per la vita monastica, in contrasto con l'ambiente sempre più turistico della Lavra.
Fondato nel XI secolo, il Monastero Vydubycky è testimone della lunga e tumultuosa storia di Kiev. Il nome del monastero, secondo la leggenda, deriva dal verbo ucraino "vydybyty", che significa "emergere". Si racconta che la statua del dio slavo Perun, gettata nel fiume Dnepr dal principe Vladimir il Grande durante la cristianizzazione della Rus' di Kiev, sia emersa proprio in questo luogo. Il Monastero Vydubycky è un complesso architettonico di grande bellezza, composto da chiese, edifici monastici e un cimitero. La Chiesa di San Michele, costruita nel XVII secolo in stile barocco ucraino, è uno degli edifici più notevoli del complesso.
Situato ai margini di Kiev, il Museo dell'Architettura Popolare e della Vita Contadina di Pirogovo è il più grande museo all'aperto del suo genere in Ucraina. Dal 1976, anno della sua inaugurazione, il museo ha raccolto circa 500 edifici popolari di epoche diverse, provenienti da 25 regioni dell'Ucraina. Questo affascinante parco offre ai visitatori una finestra sulla storia e la cultura rurale del paese, attraverso un grande insieme di case tradizionali, chiese di legno e mulini a vento. Il museo di Pirogovo è unico non solo per la sua estensione, ma anche per la varietà e la qualità delle strutture esposte. Ogni edificio è stato accuratamente smontato nella sua località originale e ricostruito nel museo, preservando così la sua autenticità e il suo valore storico. Camminando tra questi edifici, si possono esplorare le diverse tradizioni architettoniche delle varie regioni ucraine, comprendendo meglio la diversità culturale del paese. Tra le strutture più affascinanti ci sono le chiese di legno, che rappresentano un'importante parte del patrimonio religioso e culturale dell'Ucraina. All'interno di ogni edificio sono esposti pezzi di arte e artigianato popolare, come abiti tradizionali, tessuti, tappeti, oggetti in legno, dipinti popolari e strumenti musicali.
Il Museo di Chernobyl, situato nel cuore di Kiev, è un luogo dedicato alla memoria e alla riflessione, che cerca di trasmettere l'orrore del peggior incidente nucleare della storia. Il 26 aprile 1986, l'esplosione del reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl scosse il mondo, e le conseguenze di quel disastro sono ancora tangibili oggi. Il museo offre una profonda e toccante testimonianza di quell'evento, onorando il coraggio e il sacrificio di coloro che hanno affrontato le sue conseguenze. Una delle sezioni più commoventi del museo è dedicata alle vittime del disastro. Le carte d'identità e le foto di coloro che morirono a seguito dell'esplosione sono esposte, offrendo un volto umano alla tragedia. Questa esposizione funge da tributo al loro eroismo e al loro sacrificio, ricordando il costo umano del disastro. Le immagini della zona colpita dopo l'incidente e i grafici sulla contaminazione da radiazioni sono un severo monito. Tra i materiali esposti, si trovano video e fotografie che documentano le devastanti conseguenze dell'incidente. Le immagini di malformazioni causate dalla radiazione su animali e persone sono particolarmente strazianti, includendo anche esemplari imbalsamati di animali mutati, come un maialino con otto zampe. Questi reperti evidenziano l'entità dell'impatto dell'incidente sulla vita biologica. Il museo ospita anche le prime pagine di importanti quotidiani internazionali, come il New York Times e il Philadelphia Inquirer, dei giorni immediatamente successivi all'incidente. Questi documenti storici offrono una prospettiva globale sulla reazione del mondo al disastro. Nella sala più grande del museo, si possono ammirare toccanti poster contro il nucleare inviati da artisti di tutto il mondo in occasione del 20° anniversario del disastro, simbolizzando un appello universale per la pace e la sicurezza nucleare. Un'altra parte significativa dell'esposizione è dedicata alla città evacuata dopo il disastro. I cartelli sulle scale all'ingresso del museo rappresenta questa città, offrendo una visione tangibile della portata dell'evacuazione forzata.
La Casa delle Chimere, è senza dubbio l'edificio più bizzarro e affascinante della città. Con i suoi animali dall'aspetto demoniaco che adornano la facciata, questo capolavoro architettonico cattura immediatamente l'attenzione di chiunque passi di lì. Costruita all'inizio del XX secolo dall'architetto Vladislav Horodetsky, la Casa delle Chimere è un esempio straordinario di come l'arte e l'architettura possano fondersi per creare qualcosa di unico. Vladislav Horodetsky, spesso definito il "Gaudí di Kiev", ha realizzato questo edificio tra il 1901 e il 1903 come residenza privata. L'architetto, noto per il suo stile eclettico e innovativo, ha sfruttato il cemento armato, un materiale relativamente nuovo per l'epoca, per creare forme e dettagli che altrimenti sarebbero stati difficili da realizzare. La Casa delle Chimere è un perfetto esempio della sua creatività e della sua capacità di sfidare le convenzioni architettoniche.
La caratteristica più sorprendente della Casa delle Chimere è, senza dubbio, la sua facciata. Animali fantastici, creature marine, gargoyle e chimere decorano ogni angolo dell'edificio, conferendogli un aspetto quasi surreale. Questi dettagli non sono solo decorativi, ma raccontano anche la passione di Horodetsky per la caccia, poiché molte delle creature rappresentate sono ispirate agli animali selvatici che egli stesso cacciava. Negli ultimi anni, la Casa delle Chimere è stata utilizzata come ufficio dell'amministrazione presidenziale ucraina, diventando un luogo di incontri e cerimonie ufficiali. Questo utilizzo contemporaneo non ha però sminuito l'aura mistica e affascinante dell'edificio.
Il Holodomor Memorial, situato a Kiev, è dedicato alle vittime della carestia del 1932-1933 in Ucraina, conosciuta come Holodomor. Questo luogo è un simbolo di riflessione e ricordo, offre l'opportunità di comprendere una delle tragedie più oscure della storia ucraina. Il memoriale è stato eretto per commemorare i milioni di ucraini che persero la vita durante la carestia orchestrata dal regime sovietico. Il termine "Holodomor" deriva dalle parole ucraine "holod" (fame) e "moryty" (uccidere per fame), riflettendo l'atrocità di questa tragedia. La carestia fu il risultato delle politiche di collettivizzazione di Joseph Stalin, che portarono a una crisi alimentare devastante in Ucraina, causando la morte di milioni di persone.
Il museo all'interno del Holodomor Memorial offre una panoramica storica dettagliata degli eventi che portarono alla carestia. Le esposizioni includono documenti storici, fotografie e testimonianze toccanti delle vittime e dei sopravvissuti. Questi materiali offrono una visione straziante delle sofferenze patite dagli ucraini durante quel periodo, rendendo palpabile l'entità della tragedia. Le mostre del museo sono progettate per coinvolgere i visitatori sugli orrori del Holodomor e per mantenere viva la memoria delle vittime. Le testimonianze personali, spesso presentate sotto forma di video o registrazioni audio, sono particolarmente toccanti. Raccontano storie di sopravvivenza e perdita, offrendo una prospettiva su una tragedia di proporzioni immense. Il monumento principale del Holodomor Memorial è una scultura simbolica. La statua di una bambina emaciata con una spiga di grano tra le mani rappresenta l'innocenza e la vulnerabilità delle vittime, oltre alla devastazione causata dalla carestia. La spiga di grano, simbolo di vita e abbondanza, assume qui un significato tragico.