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Storia dell'Ucraina




Viaggio nella storia dell'Ucraina


L'Ucraina è una terra di straordinaria ricchezza storica e culturale, la cui storia complessa è stata influenzata da molteplici dominazioni e conquiste.

Le Origini Antiche e la Rus' di Kiev

Le radici storiche dell'Ucraina risalgono all'epoca dei popoli sciti, che abitavano la regione durante il primo millennio a.C. La storia documentata dell'Ucraina inizia con la Rus' di Kiev, un potente stato medievale che si sviluppò a partire dal IX secolo. Fondato dai Vichinghi, noti come Variaghi, sotto la leadership di Rurik, questo stato si estendeva su gran parte dell'attuale Ucraina, Bielorussia e parte della Russia occidentale.
La Rus' di Kiev raggiunse il suo apice sotto il regno di Vladimir il Grande (980-1015) e Yaroslav il Saggio (1019-1054). Vladimir il Grande adottò il Cristianesimo ortodosso come religione di stato nel 988, unendo spiritualmente la Rus' di Kiev con l'Impero Bizantino. Questo evento ebbe un impatto duraturo sulla cultura e sull'identità religiosa della regione.

Invasioni e Divisioni: Dal XIII al XVIII Secolo

Nel XIII secolo, la Rus' di Kiev fu devastata dalle invasioni mongole. I Mongoli, sotto il comando di Batu Khan, saccheggiarono Kiev nel 1240, portando alla frammentazione e al declino del potere della Rus' di Kiev. Questo periodo segnò l'inizio di una lunga serie di dominazioni straniere. Nel XIV secolo, la regione occidentale dell'Ucraina, conosciuta come Galizia, cadde sotto il controllo del Regno di Polonia, mentre il resto dell'Ucraina fu conquistato dal Granducato di Lituania. Nel 1569, con l'Unione di Lublino, la Polonia e la Lituania formarono la Confederazione polacco-lituana, che controllava gran parte dell'Ucraina.
Durante il XVII secolo, la dominazione polacca portò a crescenti tensioni religiose e sociali. I Cosacchi Zaporoghi, una comunità militare semi-indipendente, divennero un simbolo di resistenza contro l'oppressione polacca. Nel 1648, i Cosacchi, guidati da Bohdan Khmelnytsky, si sollevarono contro il controllo polacco, instaurando un breve periodo di autonomia. Nel 1667, il Trattato di Andrusovo divise l'Ucraina lungo il fiume Dnepr, con la parte orientale che passò sotto il controllo russo e la parte occidentale che rimase polacca. Questa divisione segnò l'inizio di un lungo periodo di dominazione russa sull'Ucraina orientale.

L'Ucraina nell'Impero Russo e Austriaco

Nel XVIII secolo, l'Ucraina orientale fu completamente annessa all'Impero Russo, mentre la Galizia occidentale passò sotto il controllo dell'Impero Austriaco dopo la Prima Partizione della Polonia nel 1772. Durante il dominio russo, l'Ucraina subì una rigida russificazione e una riduzione dell'autonomia dei Cosacchi. La fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo videro una crescente pressione assimilatrice da parte del governo zarista, con politiche volte a sopprimere la lingua e la cultura ucraine. Tuttavia, il sentimento nazionale ucraino continuò a crescere, alimentato dall'intelligentsia e da movimenti culturali.

La Rivoluzione Russa e l'Indipendenza Ucraina

La Rivoluzione Russa del 1917 e la successiva guerra civile offrirono all'Ucraina un'opportunità di indipendenza. Nel 1917, la Rada Centrale Ucraina proclamò l'autonomia e successivamente l'indipendenza della Repubblica Popolare Ucraina. Tuttavia, il nuovo stato dovette affrontare molteplici sfide, tra cui l'invasione bolscevica e i conflitti con la Polonia. Nel 1921, il Trattato di Riga divise l'Ucraina tra la Polonia e la neonata Unione Sovietica. L'Ucraina sovietica divenne una delle repubbliche costituenti dell'URSS, mentre la Galizia e altre regioni occidentali rimasero sotto il controllo polacco.

L'Ucraina Sotto il Regime Sovietico

Durante il periodo sovietico, l'Ucraina subì drammatici cambiamenti e gravi sofferenze. Negli anni '30, la politica di collettivizzazione forzata di Stalin portò alla carestia conosciuta come Holodomor, che causò la morte di milioni di ucraini. La repressione politica e le purghe staliniane colpirono duramente l'intelligentsia ucraina e la cultura nazionale. La Seconda Guerra Mondiale fu un altro periodo di devastazione. L'Ucraina fu occupata dalle truppe naziste tra il 1941 e il 1944, e successivamente riconquistata dall'Armata Rossa. Dopo la guerra, l'Ucraina occidentale fu incorporata nell'URSS, e la penisola di Crimea fu trasferita dalla Russia all'Ucraina nel 1954.

La Strada Verso l'Indipendenza

Con la disintegrazione dell'Unione Sovietica nel 1991, l'Ucraina dichiarò la sua indipendenza il 24 agosto. Leonid Kravchuk fu eletto il primo presidente dell'Ucraina indipendente. Tuttavia, il paese dovette affrontare molte sfide economiche, politiche e sociali durante i suoi primi anni di indipendenza. Le tensioni con la Russia continuarono, specialmente riguardo alla Crimea e alla flotta del Mar Nero. Nel 1994, l'Ucraina firmò un accordo di non proliferazione nucleare, rinunciando alle armi nucleari ereditate dall'URSS in cambio di garanzie di sicurezza e assistenza economica.

L'Ucraina Contemporanea

Il XXI secolo ha visto l'Ucraina attraversare periodi di instabilità politica e conflitti. La Rivoluzione Arancione del 2004 fu un momento cruciale, con proteste di massa contro le elezioni presidenziali truccate. Questo movimento portò alla ripetizione delle elezioni e all'elezione di Viktor Yushchenko come presidente. Nel 2014, l'annessione russa della Crimea e il conflitto nel Donbass segnarono l'inizio di un periodo di grave crisi. L'Ucraina si trovò a dover affrontare una guerra ibrida con la Russia e movimenti separatisti sostenuti da Mosca. Nonostante queste difficoltà, l'Ucraina ha continuato a perseguire riforme interne e a rafforzare i legami con l'Unione Europea e la NATO.


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