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Kiev, capitale dell'Ucraina, è una città con una storia affascinante e complessa che si estende per millenni. Dalle sue origini antiche fino alla sua trasformazione in una moderna metropoli, Kiev ha vissuto molteplici cambiamenti e influenze culturali. Questo articolo esplora i momenti salienti della storia di Kiev, offrendo una panoramica approfondita della sua evoluzione.
Nel VII secolo a.C., il territorio che oggi conosciamo come Ucraina era abitato dagli Sciti, una popolazione indoeuropea proveniente dall'Asia centrale. Gli Sciti stabilirono contatti con i Greci situati sulle coste del Mar Nero, creando una prima forma di organizzazione sociale nella regione.
Dopo la migrazione degli Sciti verso la Crimea nel II secolo a.C., il territorio di Kiev fu occupato dagli Slavi. La fondazione di Kiev risale alla fine del V secolo d.C., quando i tre principi slavi Kj, Tcheck e Korin fondarono un insediamento sulla collina di Starokievskaja. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce resti di antiche mura che confermano la presenza di una città primitiva.
Nel IX secolo, i discendenti del principe Rjurik di Novgorod conquistarono Kiev, che nel 882 divenne la capitale del regno della Rus’. L'alleanza con Costantinopoli, sigillata dal matrimonio di Vladimiro I con la figlia dell'imperatore Basilio I e dalla proclamazione del cristianesimo come religione di stato nel 988, segnò un periodo di grande sviluppo culturale e religioso.
Sotto il regno di Yaroslav il Saggio (1019-1054), Kiev visse un periodo di grande prosperità. La città si espanse lungo le rive del fiume Dnepr e divenne un importante centro politico e religioso. Durante questo periodo furono costruiti edifici emblematici come la Cattedrale di Santa Sofia, iniziata nel 1037, che consacrò Kiev come centro di primo ordine.
Dopo la morte di Yaroslav, Kiev attraversò un periodo di instabilità. Le incursioni tartare del 1068 interruppero i commerci con il Mar Nero, portando a una recessione economica. Tuttavia, durante il regno di Vladimiro II Monomaco (1113-1125), ci fu una ripresa e la Rus’ raggiunse la sua massima estensione territoriale.
Dopo la morte di Vladimiro II, lo stato si frammentò in vari principati feudali e Kiev perse il ruolo di capitale della Rus’. Nel 1240, Kiev fu assediata e conquistata dai mongoli, che distrussero gran parte della città. Tuttavia, il commercio continuò, seppur in condizioni difficili.
A partire dal 1243, Kiev fu amministrata dal principe di Vladimir e Suzdal fino al 1362, quando fu occupata dal duca di Lituania. Nel 1595, con l'Unione di Lublino, Kiev fu incorporata nel regno polacco. Questa situazione durò fino al 1654, quando l'Ucraina si unì alla Russia.
Tra il XIV e il XVI secolo, l'architettura di Kiev fiorì nuovamente. La Chiesa di Tutti i Santi è uno degli esempi più notevoli di questo periodo. Nonostante l'influenza architettonica concentrata su San Pietroburgo per volere di Pietro il Grande, Kiev continuò a svilupparsi con nuovi edifici e strutture.
Nel XIX secolo, Kiev subì una significativa espansione urbana. Il quartiere di Podol fu ricostruito dopo un incendio nel 1811 e nuovi sobborghi come Lukjanova e Solomanka sorsero attorno alla città. Vennero costruiti edifici importanti come la Università Taras Sevcenko e il Teatro dell'Opera.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Kiev subì gravi danni con la distruzione di numerosi edifici e la perdita di molte vite umane. Tuttavia, la città fu ricostruita con grande sforzo e dedizione, ripristinando la sua monumentalità.
Nel periodo sovietico, Kiev vide la costruzione di numerosi edifici pubblici, impianti sportivi e nuove linee della metropolitana. Con i XXII Giochi Olimpici, la città ampliò notevolmente le sue strutture sportive, diventando un importante centro per eventi internazionali.
Negli ultimi anni, Kiev si è trovata al centro del conflitto tra Russia e Ucraina. A partire dal 2014, con l'annessione della Crimea da parte della Russia e l'inizio delle ostilità nel Donbass, la capitale ucraina è diventata un simbolo della resistenza e dell'unità nazionale. Il 2022 ha visto un'escalation significativa, con un'invasione su larga scala da parte delle forze russe. Kiev ha subito attacchi missilistici e bombardamenti, con danni considerevoli alle infrastrutture e alle abitazioni civili.
Nonostante la minaccia costante, la città ha mantenuto il suo spirito combattivo. Le autorità locali e la popolazione hanno organizzato difese civili, creando rifugi e sostenendo l'esercito ucraino. La resistenza di Kiev è diventata un esempio di determinazione per il resto del paese e ha attirato il sostegno internazionale.
Fondazione di Kiev (fine del V secolo d.C.): Kj, Tcheck e Korin fondano l'insediamento sulla collina di Starokievskaja.
Conquista di Kiev da parte dei Rjurikidi (882): Kiev diventa la capitale del regno della Rus’.
Battesimo della Rus’ (988): Vladimiro I adotta il cristianesimo come religione di stato.
Costruzione della Cattedrale di Santa Sofia (iniziata nel 1037): Kiev viene consacrata come centro politico e religioso.
Incursione tartara (1068): Inizia un periodo di recessione economica.
Assedio e conquista mongola (1240): Kiev subisce una devastante distruzione.
Amministrazione lituana (1362): Kiev viene occupata dal duca di Lituania.
Unione di Lublino (1595): Kiev viene incorporata nel regno polacco.
Unione con la Russia (1654): L'Ucraina si unisce alla Russia.
Ricostruzione post-incendio di Podol (1811): Kiev inizia la sua espansione moderna.
Seconda Guerra Mondiale (1941-1943): La città viene gravemente danneggiata ma poi ricostruita.
Inaugurazione della metropolitana (1960): Kiev sviluppa un moderno sistema di trasporto.
Guerra Russo-Ucraina (2014-2023): Kiev resiste agli attacchi e diventa simbolo di unità e resistenza nazionale.