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Nonostante l'alta percentuale degli addetti all'agricoltura (56%), le aree coltivabili riguardano solo il 3 % dell'intero territorio. I terreni più fertili sono adibiti alla coltivazione di prodotti commerciali, soprattutto cotone, caffè, tabacco, arachidi, sisal e palme. Le colture di sussistenza più importanti sono rappresentate dalla manioca (563.000 t nel 2004), seguita da mais e cereali minori. Il patrimonio zootecnico, limitato a circa 3,4 milioni di bovini (nel 2004) e poco più di 3,3 milioni fra caprini e ovini, è scarso a causa anche di frequenti epidemie che lo colpiscono. La foresta equatoriale, che copre la regione sud-occidentale del Paese (complessivamente foreste e boschi coprono il 36,8% del territorio), è molto ricca di essenze pregiate come mogano ed ebano che rappresentano una parte importante delle merci esportate. Le risorse minerarie sono costituite principalmente dai diamanti nell'area occidentale di Bangui, con una produzione attorno ai 332.700 carati (2003), e dall'uranio nell'area di Bakouma, nella regione orientale. Si estraggono anche limitati quantitativi di minerali di ferro, di oro e di grafite. Buona parte dell'energia richiesta dal Paese viene prodotta dall'impianto idroelettrico in funzione a Boa-li, alimentato dalle cascate del Mbari. Il settore industriale, concentrato nell'area della capitale, è molto modesto, occupa il 12% della popolazione attiva e si basa soprattutto sulla lavorazione dei prodotti agricoli. Particolare rilievo assumono gli stabilimenti per la sgranatura del cotone, gli oleifici per il trattamento delle arachidi, le industrie tessili, le fabbriche per la produzione di sigarette e di birra. Le attività terziarie interessano il 32% della popolazione attiva, ma forniscono solo il 14% del PIL. La bilancia commerciale è passiva, sostenuta dagli aiuti internazionali, specialmente francesi. La Francia è infatti il Paese verso il quale sono indirizzate le esportazioni di cotone, caffè, legname, diamanti e uranio, e da dove provengono le importazioni soprattutto di prodotti industriali. Data l'assenza di una rete ferroviaria, le principali arterie di collegamento sono costituite dai fiumi Oubangui e Sangha, mentre le strade, che hanno un percorso di circa 23.810 km (1999), durante la stagione delle piogge diventano inutilizzabili. Dal punto di vista turistico il Paese offre una discreta ricettività alberghiera: le cascate di Boali (90 km da Bangui) rappresentano una delle mete più visitate.