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Banjul fu fondata nel 1816 dai britannici come avamposto commerciale e militare con il nome di Bathurst, in onore di Henry Bathurst, Segretario di Stato per le Colonie. L'ubicazione scelta per la città, sull'isola di Saint Mary, alla foce del fiume Gambia, era strategica: permetteva il controllo delle rotte commerciali e la prevenzione del traffico di schiavi. Inizialmente, Bathurst era una semplice stazione militare, ma con il passare del tempo, la città crebbe d'importanza, diventando il centro amministrativo della colonia britannica del Gambia.
Durante il periodo coloniale, Bathurst si sviluppò come un importante porto e centro amministrativo. Gli inglesi costruirono infrastrutture essenziali, tra cui edifici governativi, strade e scuole, che ancora oggi fanno parte del tessuto urbano della città. Nel 1965, quando il Gambia ottenne l'indipendenza dal Regno Unito, Bathurst fu rinominata Banjul, riprendendo il nome originario dell'isola su cui sorge.
L'indipendenza portò molti cambiamenti a Banjul, che divenne ufficialmente la capitale del nuovo stato sovrano. Nel corso dei decenni successivi, la città ha continuato a svilupparsi, mantenendo il suo ruolo di centro politico ed economico del Gambia.
Uno degli eventi più significativi nella storia recente di Banjul è stato il colpo di stato del 22 luglio 1994, che portò al potere Yahya Jammeh, un giovane ufficiale militare. Questo colpo di stato segnò l'inizio di un lungo periodo di governo autoritario, durante il quale Banjul divenne simbolo delle trasformazioni politiche del paese. Per commemorare l'evento, fu costruito l'Arch 22, uno degli edifici più iconici della città.