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« QUANDO IDDIO separò le acque dalle terre, giunto alla Scandinavia si sentì stanco e sospese il suo
lavoro ». Così, un'antica leggenda dei paesi nordici cercava di spiegare la particolare conformazione delle coste scandinave, quando ancora non si era riusciti a dare una spiegazione scientifica della loro frastagliatura. Il mare, infatti, penetra profondamente nelle terre scandinave e forma delle insenature strette, lunghe e tortuose, disseminate di isolette. Queste insenature, numerosissime soprattutto in Norvegia, ma che si trovano anche in altri paesi del mondo, sono chiamate fiordi (dal norvegese « fjord » = golfo stretto e profondo).
COME SI SONO FORMATI
Sappiamo che la superficie della Terra ha una lunga e complicata storia, durante la quale sono avvenute numerose trasformazioni.
Molti millenni or sono, gran parte dell'emisfero settentrionale era coperto dai ghiacciai.
I ghiacciai, con la loro azione erosiva, scavarono profondamente la superficie terrestre.
Quando i ghiacciai si ritirarono, rimasero scoperte molte valli glaciali. Alcune delle terre rimaste libere dai ghiacci sprofondarono poi di parecchie centinaia di metri. Naturalmente, molte valli glaciali formatesi in tal modo furono invase dalle acque marine. Ebbero cosi origine i fiordi.
II Sogne Fjord - È il più bello e il più lungo dei fiordi norvegesi. Penetra nella terra per ben 200 chilometri ed ha una profondità massima di circa m 1245. Ha l'aspetto di una grande valle sommersa e, dalle montagne che lo circondano, precipitano in mare numerose cascate.
L'Oslo Fjord - In fondo al fiordo sorge la città di Oslo, capitale della Norvegia e porto attivissimo. Questo fiordo è circondato da basse colline, coperte di verde e disseminate di ville. Qui, sfocia il fiume principale della Norvegia: il Glomma.
Il Trondheim Fjord - Prende il nome dalla città di Trondheim, che è un porto attivissimo per la pesca. Infatti, le acque di questo fiordo sono pescosissime. Vi abbondano merluzzi, aringhe, sgombri. Da Trondheim, per arrivare in aperto oceano, occorrono circa due ore di navigazione.
Il Lyse Fjord - Ha un'ampiezza che può variare da un minimo di 600 metri, nei punti più stretti, fino a un massimo di 2000. Le montagne che lo rinserrano arrivano fino a 1000 metri di altezza e strapiombano sulle acque.
Il Vest Fjord - È protetto dalle Isole Lofoti ed ha numerose ramificazioni. Su una delle insenature più interne sorge Narvik. In quasi tutti i fiordi norvegesi, la temperatura è mitigata dalla Corrente del Golfo. Ecco perché le loro acque non gelano mai e rendono possibile la pesca in tutte le stagioni dell'anno.
Le coste della Groenlandia sono rocciose, scoscese ed alte. In alcuni punti superano i 1000 metri. Se osserviamo la carta geografica, vediamo che soprattutto le coste occidentali sono ricche di profondi fiordi.
Data la particolare conformazione della zona costiera, i fiordi della Groenlandia assumono un aspetto grandioso : sono baie lunghe e strette, che si aprono fra, due alti bastioni di montagne. Nei fiordi sono disseminate numerosissime isolette e scogliere montuose.
Numerosi fiordi si aprono sulle coste dell'Islanda. Questi fiordi islandesi non sono però profondi come quelli della Norvegia. In essi, infatti, si è depositato molto materiale eruttato dai vulcani, che sono numerosissimi nella zona costiera.
In queste zone di mare piuttosto basso, gli Islandesi fanno una pesca abbondantissima, soprattutto di merluzzi e aringhe.
Nel Cile meridionale, la Cordigliera delle Ande, che strapiomba sul mare, forma centinaia di insenature, di baie e di pittoreschi fiordi. Le acque del mare vi penetrano per decine di chilometri fra altissime e dirupate montagne, rivestite di fìtta vegetazione. Numerosissimi sono pure i fiordi della Terra del Fuoco, che possono gareggiare in bellezza con quelli tanto celebri della Norvegia. Purtroppo, però, in questa zona la temperatura è rigidissima, per cui nei fiordi della Terra del Fuoco galleggiano continuamente isolotti di ghiaccio.