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La Puglia, è una terra ricca di storia, cultura e tradizioni. Grazie alla sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo, è stata crocevia di popoli, culture e dominazioni.
La storia della Puglia inizia in tempi antichissimi. Testimonianze archeologiche indicano la presenza di comunità organizzate già dal VI millennio a.C. Tra i reperti più suggestivi si trovano dolmen e menhir, strutture megalitiche che collegano la Puglia a culture simili in Francia, Corsica e Gran Bretagna.
Nel VI secolo a.C., si distinsero quattro principali popolazioni preromane:
Questi popoli svilupparono culture complesse e relazioni commerciali con le colonie greche, contribuendo a rendere la regione un importante crocevia culturale.
Nel 706 a.C., la fondazione di Taranto da parte di coloni spartani segnò l’inizio della prosperità della Puglia come parte della Magna Grecia. Taranto divenne uno dei centri più ricchi del Mediterraneo, con una popolazione di circa 100.000 abitanti.
Durante l’epoca romana, la Puglia conobbe un periodo di grande sviluppo economico e infrastrutturale. Le città di Brindisi e Taranto divennero porti cruciali per i traffici con l’Oriente. La costruzione di importanti vie di comunicazione, come la Via Appia e la Via Traiana, collegò la regione al resto dell’impero, favorendo il commercio e la diffusione culturale.
Un momento storico fondamentale fu la Battaglia di Canne (216 a.C.), in cui Annibale sconfisse l’esercito romano. Questo evento segnò uno dei momenti più drammatici della Seconda Guerra Punica.
Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, la Puglia divenne un territorio conteso tra diverse potenze:
Nel X secolo, Bari divenne il centro del dominio bizantino, con l’istituzione della figura del catapano, che governava in nome dell’impero. Tuttavia, il malcontento popolare portò a rivolte, tra cui quella guidata da Melo di Bari nel 1009.
L’arrivo dei Normanni nel XI secolo segnò una svolta per la Puglia. Provenienti dalla Francia, i Normanni conquistarono rapidamente il territorio, fondando la Contea di Puglia nel 1042 con capitale Melfi. Tra i leader più famosi vi fu Roberto il Guiscardo, che unificò la regione sotto il suo controllo e ottenne il riconoscimento del papa.
Il periodo normanno fu caratterizzato da:
Con l’ascesa degli Svevi, la Puglia raggiunse uno dei suoi apici culturali ed economici. L’imperatore Federico II, noto come lo “Stupor Mundi”, trasformò la regione in un laboratorio di innovazione. Tra le sue opere più celebri si annovera il Castel del Monte, simbolo della magnificenza sveva.
Nel 1268, la Puglia passò sotto il dominio degli Angioini, un periodo segnato da carestie, tassazioni oppressive e conflitti interni. I decenni di instabilità furono aggravati dalle lotte feudali e dalle rivendicazioni territoriali.
Successivamente, con l’arrivo degli Aragonesi nel XV secolo, la situazione rimase precaria. Tuttavia, si verificarono importanti eventi storici, tra cui la Disfida di Barletta (1503), una celebre battaglia simbolica tra cavalieri italiani e francesi.
La dominazione spagnola iniziò nel 1504, portando la Puglia in un lungo periodo di decadenza. L'economia locale soffrì a causa delle pesanti imposizioni fiscali e del sistema feudale che limitava lo sviluppo agricolo e commerciale.
Il XVIII secolo vide l’arrivo dei Borboni, che cercarono di modernizzare la regione, sebbene con risultati alterni. Fu durante il dominio borbonico che si pose fine al feudalesimo e si avviarono riforme agrarie.
Con l’impresa dei Mille nel 1860 e l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d’Italia, la Puglia entrò in una nuova fase della sua storia. Tuttavia, le profonde disuguaglianze sociali ed economiche continuarono a rappresentare una sfida per la regione.