√ Itinerario di viaggio nelle nazioni del Caucaso

Un itinerario turistico della regione a nord ed a sud del Caucaso potrà iniziare da Rostov-na-Donu e compiersi percorrendo all'andata (o al ritorno) la magnifica strada costiera del Mar Nero di Soci e di Suhumi raggiungendo poi Tbilisi, base di partenza per la visita della Geòrgia, e quindi Jerevan, per la visita dell'Armenia, ritornando poi a Tbilisi, e da qui, attraverso lo splendido itinerario montano della strada militare della Geòrgia, raggiungendo le regioni russe del versante settentrionale, ricche di centri termali, donde poi tornare a Rostov. Si potrebbe infine raggiungere la costa caucasica del Mar Nero direttamente in aereo. La riviera caucasica inizia a Novorossijsk e termina a Batumi, ma ha il suo centro nel tratto fra Soci e Suhumi, con le montagne coperte di verdi foreste le cui vette dominano da vicino una costa ricca di vegetazione mediterranea; il dolce clima rende il soggiorno gradito in ogni stagione, ma il mese ideale è forse ottobre; è notevole il complesso degli stabilimenti sia termali che curativi o di riposo con le più moderne installazioni. Le montagne del Caucaso potranno essere avvicinate sia con la bella gita al lago Riza (presso Suhumi), sia con soggiorni anche sciistici nei centri d'alta montagna, sia infine percorrendo, anche con la propria auto, la famosa panoramica strada transcaucasica di montagna che inizia a Tbilisi, passa per pittoreschi castelli, cittadine e villaggi della Geòrgia, attraversando a 2400 m di quota la catena caucasica in vista di vette e ghiacciai fino a Ordzonikidze nel versante nord; da qui si prosegue fino a raggiungere i centri termali raggruppati attorno a Pjatigorsk e Kislovodsk nelle propaggini dell'EIbrus. Visitando la Geòrgia venendo dal Mar Nero una prima tappa sarà Kutaisi e poi Gori (casa natale di Stalin; fortezza) ed infine Tbilisi. Si visiterà anche la fortezza di Ananuri nonché, potendolo, numerosi altri complessi di chiese e fortezze nella zona che danno un quadro vasto e completo dell'architettura georgiana dal VI all'XI secolo.
Passando in Armenia (dove per evitare gli eccessi del clima continentale il miglior periodo di visita è l'autunno), si può raggiungere Jerevan, nell'altopiano ai piedi del monte Ararat, base di partenza per la visita dei dintorni più vicini (scavi di Karmir-Blur Echmiadzin con l'antica cattedrale sede del patriarca armeno; le rovine del tempio di Zvartnoc; la fortezza di Gami ed il monastero di Gegard) e per la visita dell'Armenia centrale. Da non mancare il magnifico lago di montagna Sevan col centro turìstico montano di Dilizan, in una regione ricca di bellezze naturali e di antichi monasteri sulla strada che proviene da Tbilisi.
La visita dell'Azerbajdzan si concentrerà in Baku. Nei dintorni sono il grande tempio degli adoratori del fuoco .da poco restaurato e i disegni rupestri preistorici del Kobustan.
Cucina - Tutte le spezie, una straordinaria varietà di formaggi, 87 tipi di frutta, un succulento ragù d'agnello, le insalate di fave e di fagioli rossi, il caviale di melanzana e le trippe «alla maniera di Tbilisi». In Armenia, il montone alle erbe arrostito sulla graticola, o in una buca, può essere paragonato al mechui marocchino. Dappertutto si beve il caffè preparato alla maniera turca all'ombra delle piante. In Geòrgia si gustano il lokio (minestra di fagioli rossi), le trote della Kura. i formaggi arrostiti (sulugumi) e linimitabile sùslik (spiedino di montone), con o senza riso, con o senza peperone. Viene servito condito con salsa di prugne, accompagnato da pane ed erbe che si mangiano crude (prezzemolo, cerfoglio, zehani, una specie di menta dalle foglie color violetto) . Da ricordare ancora l'intingolo caucasico (chakubili), il montone tagliato a pezzi e avvolto in foglie di vite e, in Armenia, un pane veramente delizioso chiamato puri o lavach.
In montagna si vedono spesso gli osti far arrostire maiali o capretti interi allo spiedo per festini che durano tutto il giorno. Le carni seguono i pesci, dopo antipasti di peperoni piccanti, e il pasto termina con formaggi, frutta (soprattutto piccoli mandarini molto buoni), paste, pistacchi e mandorle.
I vini migliori vengono da Kakhetie, Mukusan e Napareuli. In Russia si stenta a riconoscerli perché sono contraddistinti da numerazioni anonime, ma nel Caucaso si può scegliere fra tsinandali, mukuzani, psou, khvanchkara e gurjaani, che hanno tutti un loro fascino particolare.
Folklore - Il coreografo russo Moisseiev ha tratto una parte dei suoi balletti dalle danze transcaucasiche, e i pittori Toidze e Pirosmani si sono ispirati al rituale della Morte di questa Sicilia d'Oriente che è la Geòrgia. La «festa del montone» in Armenia (anche se riceve la benedizione di un sacerdote prima dell'uccisione dell'animale, ornato con un nastro rosa) e il sacrificio della colomba sono una testimonianza di costumi e abitudini piuttosto barbari.
Ai riti funebri, il Caucaso contrappone le «feste della vita». Queste vanno dagli spartakiades di centenari che si scambiano, nonostante l'età, violenti colpi di randello, al kulumi, danza di guerra di contadini magri, dalla corporatura sottile e dallo sguardo di animali da preda, danza che solo le donne hanno il diritto di interrompere. L'amor cortese è l'argomento principale, insieme con i giochi equestri:
tsken-burti (polo georgiano), c'issindi (lotta a cavallo con lancio di giavellotti) e kabakhi (tiro con l'arco su bersagli da colpire al galoppo). Altri pretesti per far festa sono la «dichiarazione d'amore», i fidanzamenti e, naturalmente, le nozze. I giochi burleschi e le marionette hanno anch'essi un posto importante in questo paese del meridione.
Shopping - Nei negozi, nei bazar o nei negozi Berjozka si trovano burka (pelli di capra), lane del Dagestan (sulla costa del mar Caspio), sumaki (tappeti annodati di Kula), pugnali d'argento, sciabole, fucili incrostati, bastoni coperti da chiodi di rame, cinture, azarpechi (cucchiai), otri per vino con guarnizioni di Baku, agorai di cuoio dell'Azerbajdzan, pietre preziose, gioielli armeni, stampe e incisioni, strumenti musicali e abiti popolari.