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Algeri, doppiamente interessante nei suoi quartieri antichi, cosi come nella città moderna dalle ariose prospettive; nei dintorni si potrà percorrere la panoramica costa occidentale sino a Sidi Fredj, teatro dello sbarco francese nel 1830. Sì inizia il circuito verso est, attraverso la Cabilia, una fra le più pittoresche regioni dell'Algeria, con tipici villaggi e con i suoi paesaggi di uliveti e di boschi, toccando Tizi-Ouzou e Yakouren. Si raggiunge la costa a Béjaìa i cui scorci panoramici anticipano quelli della bellissima «Corniche kabyle » che va fino a Djidjelli con vedute talvolta di solenne grandiosità. Da qui si raggiungerà Costantina, che colpirà per il profondo canyon e successivamente si toccherà Batna e poi Biskra. La regione è ricca di rovine di città romane, tra cui Timgad e Djemila, e Tiddis, Lambèse e la più lontana Tébessa. Fra Batna e Biskra, le gole di El-Kantara sono tradizionalmente note come la porta del deserto ed alle soglie del deserto l'oasi di Biskra, con i suoi giardini e palmeti ed il dolce clima, rappresenta il primo contatto con l'ambiente sahariano. Si potrà quindi chiudere il circuito tornando ad Algeri passando per Bou-Saàda oppure continuare con un itinerario sahariano che, consente di toccare comodamente le oasi più tipiche e suggestive. La prima, ed una fra le più attraenti, sarà El-Oued dalla caratteristica architettura delle mille cupole e dagli originali palmeti coltivati nel fondo di fossi scavati nelle dune. La strada da qui a Touggourt passa attraverso le dune di sabbia del Grande Erg Orientale ed offre un primo contatto, affascinante ma nello stesso tempo facile, con il grande deserto. Ghardaìa è forse la più interessante del viaggio sahariano per i suggestivi paesaggi e per la visita delle cinque cittadine dello Mzab dalla originalissima architettura e dalle intatte tradizioni. A Ghardaia si offrono due possibilità. O tornare al Nord, o proseguire, con un itinerario decisamente sahariano, verso il Sud. Optando per il Nord, sulla via del ritorno si tocca Laghouat e da qui, traversando « gli altipiani », si punta verso la costa mediterranea raggiungendola a Cherchell o meglio ancora più ad ovest a Ténès, da dove ha inizio la bellissima « Comiche des Dahra » che va fino ad Algeri, toccando Tipasa, le cui rovine romane sono immerse in un parco. Il periplo dell'Algeria però non sarebbe completo se si tralasciasse la parte più occidentale del Paese; essa si può visitare raggiungendo da Laghouat (o da Algeri) dapprima Tiaret, proseguendo poi per Mascara, centro vinicolo del Paese, e per Sidi-Bel-Abbès, dove ancora parlano i ricordi della Legione Straniera, ed arrivando a Tlemcen, la pittoresca cittadina dai monumenti in stile ispano-moresco. Nella via del ritorno lungo la 'costa mediterranea si tocca Orano, dove vivono ancora i ricordi della conquista spagnola ; nei dintorni soprattutto il monte Murdjadjo con il forte e la cappella Santa-Cruz e poi le spiagge con il porto di Mers-el-Kébir, la Sebkha, Kristel.
Le piste del Sahara - II viaggio nel « grande Sud » è richiederà una particolare preparazione che va dal semplice uso di un fuoristrada. Tutte le località sahariane sono oggi collegate da servizi aerei che varrebbe la pena di utilizzare qualora si volesse raggiungere posti come Tamanrasset o Djanet (che da soli giustificano il viaggio). Le due direttrici lungo le quali si può svolgere un viaggio dal Mediterraneo all'Africa nera sono la pista del Tanezrouft e la pista dell'Ahaggar. La prima parte da Orano (o anche dal Marocco), e, tocca Ain-Sefra, Béni-Ounif (magnifica oasi di palme nella vicina Figuig in territorio marocchino), Béchar (eventuale deviazione per Tarhit, una fra le più suggestive oasi sahariane), Beni-Abbès fino ad Adrar; merita però di deviare per Timimoun, dalla tipica architettura, con le rosse case in stile sudanese. Più a sud è solo su pista che si può giungere a Reggane (magari lungo la pittoresca « pista dei palmeti » delle oasi del Touat) e poi ancora, attraverso l'immensità desolata del Tanezrouft a Poste-Maurice-Cortier, ed a Tessalit e Gao nel Mali. La seconda direttrice parte da Algeri e raggiunge Laghouat, Ghardaia fino ad El-Goléa; da qui si continua a sud attraverso il « deserto nel deserto » del Tademait verso In-Salah, uno fra i più caratteristici centri sahariani, attraverso le gole di Arak si raggiunge Tamanrasset che oltre ad essere il principale centro targhi in Algeria, è la base per irradiarsi nell'Ahaggar. Un terzo itinerario può avere come meta l'oasi di Djanet e i monti Tassili-n-Ajjer. Esso parte da Algeri (o meglio ancora da Tunisi, da dove più rapidamente si può raggiungere El-Oued) e prosegue fino a Touggourt, Ouargla, Hassi-Messaoud; continua, attraverso il Gassi Touil, stretto corridoio fra le spettacolari dune del Grande Erg Orientale, fino ad In Aménas, una pista in discrete condizioni segue verso sud e prima di Djanet tocca Illizi, dove nel vicino Oued Djaret pitture rupestri preistoriche anticipano quelle più numerose disseminate nel desertico altopiano del Tassili. Da Djanet il viaggiatore potrà compiere il faticoso ma affascinante periplo del suggestivo altopiano e la visita delle grotte con le pitture preistoriche famose.