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Algeri Storia



L'attuale nome di Algeri (al-Yazair) che significa 'le isole', fa riferimento agli isolotti rocciosi, oggi uniti alla terraferma, che la riparano dal mare.
La città fu fondata nell'anno 1200 A.C., dai fenici, che, seguendo le loro tradizioni, riuscirono a costruire un importante centro commerciale che chiamarono Ikosim. Alla fine delle guerre puniche nel 146 aC, che opposero Cartagine a Roma con la vittoria finale di quest'ultima, la città divenne parte dell'Impero romano e ribattezzata Icosium, dipendente della città di Cesarea, a circa 100 km a ovest. Dopo un breve dominio da parte dei vandali, Icosium fu conquistata dai bizantini. A partire dall'anno 650, in pieno periodo di espansione dell'Islam nel nord Africa, la città cadde in mani arabe, che la ribattezzarono col nome di al-Yazair. Benché fossero i Berberi della tribù dei Sanhaja quelli che si stabilirono in città, questa fu occupata durante vari secoli, fino al secolo XVI, da distinte etnie tribali che si andarono succedendo: almoravidi, almohades, hafsíes, abd al-wadíes e benimerines. Gli spagnoli, dopo avere conquistato Oráno ed altri città berbere, tornarono ad occupare il porto di Algeri, da dove dominarono la città grazie alla costruzione di una magnifica fortezza.
Nell'anno 1529, l'Impero ottomano si impadronì della Fortezza e della città di Algeri che immediatamente incorporarono nel dominio turco. La pirateria diventò l'attività principale della Costa di Barberia, i cui pirati e corsari attaccarono per trecento lunghi anni le navi che osavano solcare le acque del Mediterraneo. I turchi unirono le isole alla terra ferma mediante un molo che dava maggiore protezione al porto. I ripetuti attacchi dei pirati richiesero molti tentativi da parte delle potenze europee per farli cessare. All'inizio del secolo XIX, la flotta statunitense obbligò il bey turco di Algeri a pagare un pesante tributo, mentre gli olandesi e britannici distrussero l'armata algerina nell'anno 1816. Ma la pirateria algerina, benché molto indebolita, continuò ad prevalere fino all'anno 1830, data in cui i francesi occuparono militarmente Algeri ed altri porti algerini. Durante gli anni di occupazione ottomana, la città prosperò in modo significativo e la kasbah, costruita nella parte alta della collina dove si dominava la città e la baia, divenne la residenza del bey turco.
Il 14 giugno dell'anno 1830, i francesi sbarcarono in Sidi Fredj, in seguito obbligarono il bey di Algeri ad arrendersi era il 5 di Luglio dello stesso anno. Grazie alla grande massa di coloni francesi che arrivarono in città, la popolazione crebbe in modo spettacolare, fino all'anno 1846, data in cui si iniziò a costruire nuovi edifici di stile europeo tra la kasbah ed il porto. Grazie all'arrivo massiccio di nuovi coloni europei nell'anno 1872, francesi, spagnoli ed italiani, la città si estese lungo la costa diventando la capitale militare ed amministrativa della nuova colonia francese.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Algeri svolse un ruolo cruciale. Nell'anno 1942 fu nominata sede del quartiere generale delle forze alleate del nord Africa e sede del governo francese in esilio, (noto come il governo della Francia Libera), guidato dal generale Charles De Gaulle. Tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta, Algeri fu lo scenario principale utilizzato dai gruppi nazionalisti più estremisti per liberarsi dalla dominazione coloniale francese, ed ha visto i più sanguinosi atti perpetrati da entrambe le parti. Dall'anno 1962, Algeri è la capitale dell'Algeria, e principale città del paese.